Giuseppe Marchese
pittore siciliano
Scenografia Sicilia Uno
Non capita tutti i giorni di venire a contatto con le opere di artisti del calibro di Giuseppe Marchese; pittore siciliano nato a Palermo
l' 8/02/1938.
A soli dodici anni partecipa alla sua prima mostra collettiva, avviando così un'intensa attività artistica che lo pone subito all'attenzione della critica, sia in Italia che all'estero, attraverso l'uso di un linguaggio pittorico che risulta estremamente incisivo per la forte caratterizzazione che ne ricevono luoghi, personaggi ed atmosfere della Sicilia.
Marchese frequenta i pittori Guadagno,Manzella,Mirabella e Giambecchina e conosce Annigoni, Fiumi ,Guttuso e Migneco la cui influenza lo porterà a sperimentare nuove forme di impressionismo.
Innumerevoli sono le sue partecipazioni a rassegne nazionali e internazionali ed a programmi radiotelevisivi di grande risonanza.
Nel corso della sua pluridicennale attività ha sperimentato le tecniche più disparate, spaziando dalla pittura ad olio a quella acrilica,dall' acquerello alla tecnica mista dai murales all'incisione.
Ha curato la parte iconografica di diversi libri e l'allestimento di scenografie di classici per il Teatro Biondo di Palermo e quello di Catania. Vincitore di una serie di premi in diversi concorsi di pittura, largamente presente su riviste e periodici specializzati, le sue opere si trovano presso importanti collezioni pubbliche e private.
Giuseppe Marchese dipinge guidato da un'esperta conoscenza dei maestri moderni, da una forte intuizione e da un grande amore per la sua terra.
Nella metà degli anni cinquanta la sua tavolozza era improntata ad una pittura di marca verista ed espressionista e ad accenti alquanto fauve. Quando abbandona i toni scuri per una pittura più luminosa e comincia a dedicare la sua attenzione alla figura umana, che
trascrive in una corposa e plastica maniera, la sua nuova linea di ricerca tende a coniugare espressionismo e sintesi rappresentativa, narrativa, e potenzialità della riduzione del segno, a livello di linguaggio archetipico.
Marchese, che ,intanto aveva assimilato la lezione dei più grandi maestri del Novecento, nelle sue tele, comincia a raffigurare ciò che vede nella realtà attraverso i mezzi che lui rimemora dalla storia.
Dipinge paesaggi, scorci di case e di ambiente, usi e costumi della sua gente, nature morte, torrioni,mercati, pescatori, pastori, contadini,donne generose e seducenti,volti, ritratti di persone care, coltivando il mondo degli affetti e delle cose intorno.Particolarmente interessanti i quadri nel quadro che aiutano potentemente a interrompere la continuità dello spettacolo segnalando il pittore Marchese tra gli eredi più efficaci di questa lezione matissiana.
Una pittura che non è dunque estemporanea ma che raccoglie il senso della struttura che è propria dell'arte impostata sui valori della composizione. Egli più che riprendere dal vero, cerca nella memoria.
Siamo in presenza di un artista che si esprime con il linguaggio attraente della pittura e che ha fatto della memoria la matrice affettuosa delle sue immagini, abbandonandosi all'impulso germinante del ricordo, al battito lieve di una comprensione colta sull'orlo della coscienza come appena intravista tra le palpebre socchiuse dell'anima. Della sua Sicilia, descrive scorci di paesaggi in cui si avverte il soffio d'un poderoso vento delle origini anche quando si nota che il quadro di riferimento è cambiato profondamente. Non, dunque, immagini- cartolina, ma luoghi, atmosfere,umori dove la realtà continua ad essere più forte della sua rappresentazione. Mentre il suo linguaggio si caratterizza per una felice e raffinata ibridazione fra una figurazione con valenze narrative, influenzata dalla pittura e dall' illustrazione popolare.
L'artista siciliano ,da un interesse dominato da preoccupazioni contenutistiche, dall'essenza di una narrazione e dalla descrizione in presa diretta con la tradizione contadina, passa a poco a poco ad un'attenzione più meditata e compiaciuta dei valori formali e degli accordi cromatici che si dispiegano in uno sciame barocco di luminosi colori: dal giallo al verde,dal bianco all'azzurro,dal rosso ai grigi.
Qui di seguito vi presento alcune delle sue opere di maggior rilievo realizzate tra il 1955 e il 2005 :
1955- Capannoni industriali -olio su tela-cm 80x100
1955 -Paesaggio nordico- cm 15x30
1956 -Autoritratto a 20 anni- cm 15x25
1960- Cesto con sarde -cm 40x50
1961- Ritorno dei campi- cm 30x40
1963-Mattanza del tonno-cm 40x50
1965-Ragazzo venditore di sale-cm 50x70
1972-Trofeo del pescatore- cm 50x70
1970-Arrotino-cm 70x100
1973-Villa Cattolica il Maestro Renato Guttuso con Giuseppe Marchese e il figlio Saverio
1974-Giuseppe Marchese, il pittore Vittorio Ribaudo, Vincenzo Licciardi e il critico Michele La Tona-Apertura della Personale al circolo della stampa (Palermo).
1975-Pescatore-cm 70x100
1980-Donna con arance- cm 50x70
1981-Ragazza con nespole- cm 50x70
1979-Giuseppe Marchese dipinge a Mondello
1980-Porticello cm 60x80
1983-Galleria il Capitello- Il critico Albano Rossi, Giuseppe Marchese, la pittrice Donatella Moncada e il Maestro Maurizio De Simone
1955-Monumenti di Palermo-Politeama, Teatro Massimo, Palazzina Cinese, Porta Nuova, Cattedrale, Monte Pellegrino. Proprietà Sicilia Uno (Pa) cm 200x100
Parigi-Rue Tintignac- olio su tela cm 60x70
Parigi-La scalinata di Montmatre-cm 80x120
Parigi 1987-Rue La Barbe-olio su tela cm 50x70
Avvenimento musicale-cm 60x80
Donna alla fontana-cm 50x70
Venditrice di melloni-cm 70x100
Carrozzella-cm50x70
Giuseppe Marchese con Renato Gottuso-1973
Circolo della Stampa con lo scrittore Michele Pantaleone
E' meglio non parlare cm 50x70
Fichi d'india-cm 50x60
Uomo che legge il giornale-cm 50x70
La cucitrice-cm 60x70
Fontana a Ballarò- cm 50x70
Case sul mare- cm 90x70
Venditrice di uova- cm50x70
Giuseppe Marchese con Milo Manara- Verona 2002
La fattoria di don Alfonso- cm 60x80
Pescatore che dipinge la barca- cm 50x70
Pescatore con il pescato- cm 100x80
Dopo la pesca- cm 100x100
Villaggio di pescatori- cm 50x70
Casa del pescatore- cm 50x70
Torre normanna con agave- cm 60x70
Sogno di fuga- cm 50x70
Desiderio di fuga-cm 30x40
Guerriero-cm 25x40
Ritornando al proprio paese- cm 100x120
Modella tecnologica- cm100x120
La casa di Mirella- cm50x50
Stanza di Gina
Gina- cm 100x80
Mirella- cm 60x90
Donne al bar-cm 60x70
Mirella- cm 50x70
Centro Storico- cm 50x70
U.S.A Virginia Beach- Limus- mt 18x2- Sal Liguria, Giuseppe Marchese e Joseph Leonard
Murales Torretta- 1985- No all'Emigrazione- mt 6x5
Murales- S. Sebastiano- Terrasini
Porto Ravennate- cm 80x60
Donna che stende i panni- cm 100x100
Peperoni, Melanzana, Natura Morta- cm 60x70
Selinunte Segesta- 1999- Giuseppe Marchese con l'Onorevole Nicola Cristaldi- Personale
La notizia- cm 50x60
La lambada- Collezione Cillari Verona- cm 100x70
Vucciria- olio su tela- cm 100x100