giovedì 23 agosto 2012

I TARì


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L’antica moneta tipica delle regioni meridionali di derivazione greca, usata ai tempi del Regno delle Due Sicilie per lo scambio commerciale viene denominata “tarì”. Ma da sei mesi, Tarì non indica più solamente una moneta, è simbolo di scambio, ma uno scambio di cultura e tradizione che 9 persone accumunate dalla stessa passione vogliono realizzare col pubblico; da sei mesi Tarì è il gruppo formato da 9 persone che rievocano tramite i loro suoni, le loro voci e le loro danze quello che è stato il Regno delle Due Sicilie e che spaziano quindi in ogni stile del genere etnico popolare. Tarì simboleggia il passato, rievoca la musica popolare di un tempo: rielaborarla e introdurla nel presente accostandola alla sua continua evoluzione è quello che si propone di fare il gruppo. Tarì è il nome scelto da Luciano Lentini, uno dei due direttori artistici del gruppo, che ha conosciuto alcuni ragazzi, tra i 16 e i 17 anni, i quali, affascinati intensamente dalla musica popolare, si dilettavano coi loro strumenti e le loro voci: ad essi ha unito il suono della sua chitarra battente, un’armoniosa voce femminile, una brillante ballerina e un eccezionale artista negli strumenti a fiato andando così a formare un gruppo che condivide l’amore per i suoni e le musiche popolari. La vivacità che sprigiona Fortunato Carone quando è alle prese con la lira e con la chitarra, la tenacia che ha Antonio Naimo mentre si diverte alle percussioni, la simpatia di Francesco Giannini che si unisce alla passione dell’organetto e della lira, il carisma che Giuseppe Mirigliani trasmette con la sua voce e la sua chitarra, l’allegria di Francesco Portaro che si scatena col basso elettrico, la dolcezza che Caterina Marino infonde con la sua voce, la grazia della danza che scorre nelle vene di Maria Assunta Fraietta:tutto ciò messo assieme è una combinazione di pregi che si svelano durante le esibizioni e che si trasmette nel gruppo stesso e anche fuori. Tutto è possibile perché curato artisticamente dalla determinazione, dalla forza e dalla trasparenza di Christian Gara, polistrumentista che eccede in modo particolare nel gruppo con i fiati(sassofono, la pipita e duduk). Il gruppo è di formazione recente, nato sullo splendido Mar Ionio dato che i componenti provengono da Monasterace, Guardavalle, Santa Caterina e Badolato, ma già sta esordendo con alcuni inediti: “i Saraceni” rappresenta un vero e proprio pezzo di storia visto che descrive le incursioni in Calabria da parte di questo popolo durante il periodo bizantino; “Scindìu la notti” invece è un brano che esprime l’allegria che vige nel gruppo e la gioia di stare insieme, ma soprattutto richiama l’attenzione del pubblico ascoltatore, lo elogia e lo invita a divertirsi. Per poter vedere foto e video dei concerti, tenersi aggiornati sulle le date del gruppo e per qualsiasi altra informazione è raccomandata la pagina Facebook “Tarì”.

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